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sabato 4 maggio 2024

Disperati giorni di Gloria – Emanuela Perozzi

 


Quando piove si aspetta il sereno. Quando è sereno si teme la pioggia. Ma in verità una gioia non può sostituire una ferita, e una ferita non può sostituire una gioia. Una gioia rimane una gioia. Una ferita rimane una ferita.

DISPERATI GIORNI DI GLORIA – EMANUELA PEROZZI – LES FLÂNEURS EDIZIONI - 2021


domenica 28 aprile 2024

Gli ingredienti dell’amore – Nicolas Barreau

Non sempre è un vantaggio lavorare in un settore che vive esclusivamente di parole, storie e idee, e ci sono stati momenti in cui avrei preferito qualcosa di più tangibile, reale, strumentale, qualcosa che richiedesse manualità, come costruire una libreria o un ponte, qualcosa che avesse più materia e meno spirito.

GLI INGREDIENTI DELL’AMORE - NICOLAS BARREAU – FELTRINELLI – TRADUZIONE DI MONICA PASETTI - 2023


giovedì 25 aprile 2024

Il buio oltre la siepe – Harper Lee

“[…] Ci sono degli uomini… che si preoccupano tanto dell’altro mondo da non imparare mai a vivere in questo.”

IL BUIO OLTRE LA SIEPE – HARPER LEE – fELTRINELLI -traduzione di aMALIA D’AGOSTINO SCHANZER – 2011


lunedì 22 aprile 2024

La fortuna dei Rougon – Emile Zola

 


E la loro mente semplice, con quell’ingenuità e quella facilità di illudersi che è tipica delle folle, […]

La fortuna dei Rougon – Emile Zola – Garzanti – 1992 – traduttore Sebastiano Timpanaro

lunedì 15 aprile 2024

La bambinaia francese – Bianca Pitzorno

 

Il nome della materia non ha importanza. E neppure chi insegna a chi. Il sapere è uno scambio reciproco.

LA BAMBINAIA FRANCESE – BIANCA PITZORNO – MONDADORI – 2017


mercoledì 27 marzo 2024

La casa che voglio (“La casa que vull") Joan Salvat-Papasseit

 


La casa che voglio,

che il mare la veda

e degli alberi con frutti

che mi facciano festa.

 

Che ci sia un sentiero

lucente di rugiada,

non molto lontano dai pini

che la pioggia placidi.

 

Per quando ho bisogno di riposo

che ci venga la luna;

e quando sorge il sole

che mi dia il buongiorno.

 

Che durante l'estate

nidifichi l'upupa

nel ricco bianco calce

del portico con le api

 

Ascoltando la canzone

del contadino che ara;

con la freschezza

della brezza marina.

 

Che si possa guardare la città

dalla finestra,

e si sentano i clamori

di guerra o di festa:

per essere pronto

se arriva un’impresa.

 

La casa que vull,

Que la mar la vegi

I uns arbres amb fruit

Que me la festegin.

 

Que hi dugui un camí

Lluent de rosada,

No molt lluny dels pins

Que la pluja amainen.

 

Per si em cal repòs

Que la lluna hi vingui;

I quan surti el sol

Que el bon dia em digui.

 

Que al temps de l'estiu

Niui l'oreneta

Al blanc de calç ric

Del porxo amb abelles.

 

Oint la cançó

Del pagès que cava;

Amb la salabror

De la marinada.

 

Que es guaiti ciutat

Des de la finestra,

I es sentin els clams

De guerra o de festa:

Per ser-hi tot prest

Si arriba una gesta.

domenica 10 marzo 2024

La dolce vita - Federico Fellini

Qualche volta la notte questa oscurità, questo silenzio mi pesano.

È la pace che mi fa paura, temo la pace più di ogni altra cosa: mi sembra che sia soltanto un’apparenza e che nasconda l’inferno.

Penso a cosa vedranno i miei figli domani, “il mondo sarà meraviglioso” dicono, ma da che punto di vista se basta uno squillo di telefono ad annunciare la fine di tutto.

Bisognerebbe vivere fuori dalle passioni, oltre i sentimenti, nell’armonia che c’è nell’opera d’arte riuscita, in quell’ordine incantato …

Dovremmo riuscire ad amarci tanto da vivere fuori del tempo, distaccati …

Distaccati …


LA DOLCE VITA - FEDERICO FELLINI - 1960